Da Lourdes: tanti miracoli!

loudes-per-ditoLourdes ha il suo fascino. Difficile descrivere quello che si prova e le risposte che arrivano; Ero venuto da giovane seminarista a spingere le carrozzelle. Ora sono io da spingere. Ma mi chiedo era meglio quando spingevo e non capivo il valore del dolore e malattia e del silenzio ora che provi il valore di tutte tre. A Lourdes si prova la forza del dolore, quello vero e non solo fisico. Si comprende che ogni tipo di dolore o di fango come è toccato alla ragazzina  Bernadette Soubirous. E sarà lo stesso fango a renderla grande. Ho capito che le cose di Dio non sono mai semplici da capite dai vicini. C’è bisogno di tempo. Anche lungo. Solo pochi rimangono vicini quando si attraversa questo periodo. Solo se le cose sono di Dio non si fermano e non ci si ferma. Il dolore fa più paura chi sta bene che chi è dentro questa storia dolorosa. A Lourdes si capisce questo. Quando spingevo mai pensavo che un giorno di metà ottobre sarei arrivato alla Grotta a piangere e chiedere che qualcuno mi spinga. Devo confessarvi che ho ricordato uno per uno, presentando alla Madonna uno per uno i vostri volti più che i vostri nomi. Poi capisci che la tua malattia è sempre più piccola di altri. E ricordo la storia di uno che va al mercato a vendere la propria la propria croce e ritorna sconsolato tenendosi la sua. La terza cosa che si capisce è il valore del silenzio. Solo nel silenzio capisci qualche cosa su Dio e qualche cosa anche di te stesso. Nel miracolo delle vita ho cercato di scrivere questo ma forse non sono stato molto chiaro. Qui a Lourdes lo capisci alla prima. A parte questa riflessioni va tutto bene. Nessun problema di quelli paventati. Ho l’impressione stando qui in questi giorni che certi problemi derivano più dalle nostra fisse che dalla nostra fede. Il viaggio è andato benissimo anche se abbiamo sbagliato strada e ci siamo fatto il giro dei Pirenei. Il non potevo parlare, Andrea mastica inglese e Mamadù era il nostro traduttore. Da Montpellier per arrivare a Tolosa ci abbiamo impiegato cinque ore passando per villaggi sperduti dei Pirenei. Andrea si meravigliava che la strada passava nei paesini come una volta in Val di Non. Ma poi per cena siamo arrivati a Luordes: Primo miracolo! Poi la camera di Albergo con un letto normale. Mai dormito così bene anche perché non ti agiti pensando di girarti, tanto sai già che non riesci. Dure tirare e arriva mattina. La BCS una bomba, sembra fatta a posta per Luordes.  Una guida eccezionale veramente.Messa, Grotta, rosari, Via Crucis fra poco la processione flambo con la candela e domani la Messa nella grande Basilica sotto terra. C’è quella fede semplice ma vera. Si era fermata la macchina per mangiare e pensavo già al miracolo ma poi Mamadou la fatta ripartire. Fa un po’ freddo la sera e la mattina presto ma quando esce il sole fa caldo. Andrea a tavola tiene banco con la barzellette sui carabinieri e ora che è in pensione gli ritornano in mente. Mamadou osserva in silenzio e capisce molto tutto questo. Ho portato solo la maglia o felpa di Mosaico ma c’è Maurilia con la felpa di INSiemeXcon: Alberto con la consorte Mariella sembra troppo felice e già si è pensato al prossimo pellegrinaggio. L’albergo è un 4 stelle è il mangiare che vedo e osservo non è male. Buono, vario e abbondante. Ma non rimpiango troppo il non poter mangiare come una volta. Ieri delle patate al formo ch emi dicevano: mangiami! Domani tento anche il bagno perché mi dicono che porta bene. Ora chiudo con la certezza che ritornerò a Lourdes sempre con il MOdy One, la Bcs, Andrea e Mamadù ma sempre facendo prima il giro sui Pirenei. Grazie ai vari dottori, priori, amici e benefattori che mi hanno lasciato andare a Loudes. Il no sarebbe stato un segno molto pericoloso per me. Era come se vincesse la preoccupazione sulla speranza, la paura su  “siamo nelle mani di Dio”. La rinuncia sulla voglia di vivere. IL buoi sulle luce. La noia sui sogni. Ritorno alla Maddo con la certezza che il dolore porta lontano, la malattia fa sognare, e il silenzio ti accorgi che Dio ti ama. Ho visto che qui le Madonne costano poco e Andrea ha trovato il negozio dove costano ancora meno: Ho l’intenzione di portarne tante e tutte piene di acqua che qui la regalano. So che qualcuno si metterà a sorridere ma cosa volte qui a Lourdes vengono queste voglie o desideri. Le metterò in ufficietto e i primi cento che entreranno si beccheranno la Madonna di Luordes piena della sua acqua. Avverto che senza la fede è acqua normale. Con la fede è miracolosa. A saperlo prima la portavo abbinare al libro Il miracolo della vita.

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