“Erano le nove del mattino”. Marco 15,25

Marco 15, 25.

Tutto iniziò quando dalla Hospice dove ero ricoverato mi dicono che devono essere trasferito all’Ospedale Villa Scassi di Sampierdarena per il rubinetto due. Lascio un pò di vestiti  e la BCS. Chiamano un giorno di andare a prendere tutto. Andrea pensa a tutto de porta a Villa Scassi quasi tutto. Mi fa vedere che c’era fra i vestiti un crocefisso, piccolo ma di legno lavorato. Mai visto prima. Lo appendono alla maniglia dell’ armadietto con la promessa e ogni volta che apro gli occhi lo vedo davanti. E penso e penso. Il mio intervento era per giovedì , dato per certo. Con l’arrivo dei due Vescovi Bagnasco e Paletti mettono  tutto sull’asta sopra il mio letto. E penso e penso. La mia sorpresa e stata quando mi hanno detto che l’intervento sarà venerdi ore 9 e non più giovedì. Penso e penso. Poi  per me mi dico che venerdi  alla 9 sarà il momento più duro  con la paura di complicanze. Capisco che a quella ora allora  Gesù viene crocefisso. Continuo a pensare al crocefisso che ora ho sopra il letto. Chiedo a Padre Angelo la Unzione degli Infermi vengo accontentato. Penso al gioco del nascondiglio che da anni gioco con il mio Signore. Ma questa volta il gioco si fa duro. L’intervento per il respiro mi cambierà letteralmente la mia vita. Sarà una macchina dell’ossigeno che devo portami dietro 24 ore che mi obbliga a respirare con il suo ritmo.  Il vero  ritmo me ho ha  subito regalato il Signore Gesù che mi chiede di andare sulla croce con lui alla stessa ora le nove del mattino di venerdì. Non posso dire di no se no rischio molto nel gioco con Lui a nascondiglio. Ora i conti tornano e il crocefisso apparso fra i miei vestiti mi ha portato il nascondiglio segreto dove lui mi troverà, io piccolo con la mia croce e lui che mi guarda dall’alto della sua croce. Siamo sempre stati insieme ma mai mi ha portato cosi vicino,dovrò immaginare perchè ora le gambe ferme, il braccio sinistro fermo, mangio con il rubinetto parlo lo con il silenzio e mi hanno già detto che fra poco non potrò fare più ok con il pollice.  La mia speranza  è quella di trovarmi con Lui sabato.

Ora  è il crocefisso sul letto che mi da forza e porto domani venerdì alle nove in sala operatoria assieme alla promessa cercherò di nasconderli  bene torna sempre in mente quel passo del “ chicco di grano che se caduto in terra muore porta molto frutto “ Giovanni 12, 20, e questa volta il gioco si fa serio. Capisco che per diventare frate con il mio  sì a 12 anni arriva a questo si di quasi 60 anni. Tutte e due  decisivi per l mia vita. Non male per uno che ha sempre amato le vette più alte. Domani penserò anche all’ aquilone in camera alla Madonnetta: “solo con il vento contrario l’aquilone prende il volo “e questa volta fa sul serio. Domani alle nove venerdì. Chi ha  fede dica una bella preghiera. Chi ne ha poca anche piccola ma con il cuore. Chi pensa di non avere fede un pensiero. “….erano le nove del mattino…e di venerdì”. Giovanni 12,20.

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