#CasaSogno
In cima alla Val di Non, in Trentino, stiamo costruendo quella che abbiamo battezzato CASA SOGNO.
Una casa dove vivere le nostre avventure estive in montagna, con la certezza di avere un tetto sicuro sotto cui ripararci in caso di mal tempo, per mangiare e anche per dormire.
Campo Famiglie, Rumo 2016: il campo della serenità!
Il Vangelo di oggi parla dei tralci e della vite. Se rimaniamo attaccati al Signore tutto va bene. Se ci stacchiamo finiamo male. Non subito ma nei momenti di dolore e alla fine della vita. La tentazione di staccarti oltre che dal Signore anche tra di noi è sempre forte. Ieri parlavo della malattia della solitudine. Quando andavo a benedire le case a Castelletto mi divertivo a contare le tante anziane sole con 6 oppure 8 vani. E quello che mi dicevano era sempre la stessa cosa: “Sa sono rimasta da sola e ora non riesco più ad arrivare alla fine del mese”. Se uno non riesce a stare con gli altri, difficilmente riesce a stare vicino al Signore. Papa Francesco dice spesso che il Signore si manifesta nelle persone vicine e più bisognose. La fortuna che hanno i ragazzi a iniziare a stare insieme agli altri, mangiando allo stesso tavolo o dormendo nella stessa tenda. Questa è la scuola di vita dei rangers. Ma questo è ancora più decisivo per noi adulti. Basta fare due conti: chi si è perso per strada è chi rimaneva e faceva solo problemi e, alla fine, si è staccato. Le nostre associazioni, a parte le emozioni che abbiamo e le tante amicizie, ci portano anche ad un cambiamento di carattere nel senso che nostre certe fisse le perdiamo. E alla fine i primi ad essere contenti siamo noi. Io vi posso dire che di fisse ne avevo molte ma durante il seminario ho dovuto abbandonarle, una per una! Gesù arriva a dire: “Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”. C’è una felicità passeggera, quella del gelato che cola quasi subito. E’ questa la gioia che oggi viene venduta a caro prezzo. E siamo noi i primi a cascarci. La gioia di cui parla il Vangelo di oggi va ben oltre le previsioni del tempo o degli oroscopi. E’ quella serenità di fondo che permea cuore, fegato, mani, piedi e anche portafoglio, è uno stato, una situazione per sempre che ti fa stare bene con te stesso, con gli altri e con il Signore. Guardiamoci in giro: anche fra di noi ci sono persone e responsabili molto cercati, altri molto schivati. Come mai? Gesù parla anche di portare molto frutto, se rimaniamo in lui. Ecco un altro termometro per leggere la nostra vita. Basta metterci una sera, andare a dormire presto e, invece di contare le pecore, contare il bene che ho seminato nella vita. E tutti abbiamo un aratro, tutti abbiamo un terreno. E tutti abbiamo dei semi o dei talenti da seminare. Che tristezza quando, qualche volta, ho incontrato qualche anziano che mi diceva disperato: “Padre io nella vita ho pensato solo a me stesso.”Ed io, davanti a questo parole, pensavo ma non dicevo; “Questo dove pensa di andare?” Ma poi, alla fine, lo facevo sperare nella misericordia del Signore. Anche il bilancio del campo estivo ce lo facciamo a vicenda e se è brutto ce lo teniamo dentro, se è bello lo diciamo alla persona interessata. Ma tranquilli abbiamo sempre l’esame di riparazione che si chiama “confessione”. Siamo nell’anno della misericordia, pensiamoci un attimo solo questa sera prima di addormentarci.
..per fortuna che c’è la casa!!!
per fortuna che c’è la….casa! Se ci fosse sempre il sole nessuno gusterebbe il sapore della nostra casa. Succedde anche nella vita. Solo quendo manca un nostro caro ci accorgiamo del vuoto. Solo quando manca la salute ci accorgiamo del valore della salute. Sappiamo tutti che la solitudine è la malattia del secolo.
La fondazione dei gruppi, oggi è nato il gruppo MillemanniTrentino sono gli antibiotici di questa tremendalattia.
Di notte quando non riesco a dormire mi diverto a passare in rassegna, ma non le pecore ma le tante persone che mi vogliono bene!
Come sarei oggi senza di voi che mi coccolate ogni momento.
Il lavoro difficile e costante che abbiamo fatto in questi anni con voi e tanti altri ha costruito questa casa per stare insieme giocando anche a carte, manginado in compagnia, la Messa come antipasto alla cena.
Al tempo e alle donne non si comanda.
Ma forse non riusciamo più ad apprezzare la natura anche quando piove forte.
Nella vita vogliamo sempre il sole. Ma mi chiedo come siamo finiti oggi con la.illlusione che nella vita il dolore della pioggia non deve arrivare mai.
Saper accettare anche le difficoltà della vita anche quelle piu piccole di ogni giorno con ottimismo è il sale della vita.
Ho scritto “Il Miracolo della vita” proprio per dire a me per primo e poi a tutti voi che condividete questo sogno che la vita è sempre un miracolo.
Come la campana che ho trovato questa mattina appesa alla nostra casa. Come la gioia dei ragazzi al vedere le tende rigonfiarsi ancora.
Scusate, ma ai campi non vengono solo persone che sanno ancora emozionarsi!
E quì non conta età o lauree. Tutti abbiamo un cuore e un’anima.
Oggi immagino da solo in un albergo a cinque o sei stelle fuori piove. Devo stare in camera o davanti alla Ti vù.
La vita insieme è sempre festa o come dicono a Spoleto ..Si.Vola.
Diventiamo tutti fratelli ci confidiamo come o meglio che.in famiglia. Sappiamo vita e miracoli di tutti.
Gioiamo e soffriamo come se fossimo veri fratelli.
Basta vedere come amiamo e ci teniamo a questa casa come stiamo attenti uno per l’altro.
Questo clima non si trova nei negozi e nemmeno nei grandi supermercati.
E’ un fuoco che scalda. perchè c’è qualcuno che brucia veramente! Ecco il ritorno alle origini
E’ quello che predica Papa Francesco la chiesa deve tornare alle origini dove chi aveva tanto metteva in comume e tutti erano felici e l’amore era la benzina di questo motore che è la chiesa.
Tutti noi ai campi diventiamo più buoni, anche i ragazzi.
Ma perchè? Perchè quando ci si trova bene perchè ti senti dentro il recinto di amicizia che il Signore ha costuito intorno a noi ti viene normale comportartarti. bene. E cambi anche il modo di fare, di parlare.
Questa è la magia del campo. Il resto passa, e presto questa magia rimane per sempre.
Ed è proprio questo per sempre che in questo anno di svolta mi ritorna sempre in mente come un martello che pianta i chiodi. Lo scrivo tante volte anche sulle dediche del libro, e per sempre, per me vuole dire: per Sempre e ….basta!
Sagra “Mari e Monti” passerà alla storia… Millemani!
Un successo che nessuno si aspettava. Tantissimi a Messa e poi a cena un continuo trovare tavoli e panche! Eroi Mosaico e inSiemeXcon: Da ripetere!!! Ora la “predica” alla sagra: (scusate i puntini ma per il comunicatore sono decisivi). Un grazie subito a tutti voi, che siete venuti nella nostra casa a fare festa con noi. L’abbiamo chiamata sagra, perchè ci piacciono sia la sagra del Carmine, che quella di S. Lorenzo: ma non mettiamo le bandierine!
Un forte grazie, alla mia famiglia che mi ha preparato una reggia e questo per me è un regalo, che non ha prezzo…..
Eravamo indecisi se fare questa sagra ma poi Daniela ha insistito e ora siamo tutti quì felici!
La mia nuova situazione forse vi ha sorpreso! Ma vi posso dire che sono abituato a sfide e a vette da scalare molto alte.
Penso a quando a quarantanove anni nel ’75 mio papà, Luigi ci ha lasciato. In treno da Genova a Mione avevo deciso di buttare la tonaca e andare a lavorare per la mia famiglia. Ero il maschio più grande. Quelle parole ” no nir fora parchè se venes fora le come se moris en auter”. Queste parole di mia mamma mi hanno fatto riprendere la tonaca e diventare Padre Modesto.
Penso al primo campo al Maso Vender: l’esaurimento. E poi è andata grazie a Padre Alberto che è venuto a Rumo con noi ed è tornato il sereno.
Penso a quando abbiamo comprato il prato, questo. Poi il progetto, poi la casa. Quella telefonata del finanziamento della Provincia di Trento il giorno di Santa Lucia…ora siamo sereni!
Penso alla prima volta da solo in Albania, poi in Romania a Casa Speranza, poi in Camerun con gli astucci e quest’anno con 800 zainetti.
Ora altra vetta da scalare, sfida di quelle vere dove non puoi fingere o barare. Non posso più parlare, non posso più camminare e non posso più mangiare la fettina impanata o bere la grappa.
Anche qui ho trovato nello zaino mentre partivo questa frase di Papa Francesco:”Il dolore, è dolore ma vissuto con gioia e speranza ti apre la porta alla gioia di un frutto nuovo.”
Ero alla Nemo, un ospedale dove curano questa malattia. Piangevo giorno e notte, non capivo, guardavo gli altri e piangevo. Vedevo gli altri malati, capivo. Mi collego a internet, vado su Avvenire.it e leggo queste tre righe: ” Il dolore…ma vissuto con…gioia…” mi fa ritornare il sorriso. Mi metto a scrivere “Il Miracolo della vita”. Due giorni, giorno e notte a scrivere. Ritorna l’arcobaleno! Mi arriva la BCS con cui posso ancora girare, mi arriva il computer che parla.
Ritrovo un sacco di gente che mi vuole bene. Trovo un sacco di mamme, dottoresse, guardie del corpo, persone mai viste che mi mandano un messaggio o vengono a trovarmi. Tutti fanno a gara a spianarmi la strada: mi hanno dato il furgone Mody One, dove posso caricare la BCS, il comunicatore per parlare..
Ora ascolto, e osservo i volti, gli sguardi, ogni piccolo gesto. E’ un’ altra vita. Bella come la prima. Quella fino a 58 anni.
Vedo ogni giorno ” il frutto nuovo”. Sono le persone che ti guardano e non ti chiedono nulla ma ti abbracciano con amore.
Vedo ogni giorno, strade nuove che si aprono, come le cene alla Montallegro che ci permettono di comprare il prato! O l’approvazione della Provincia per la fondazione.
Poi la grande sintonia e armonia con il Comune di Rumo: siamo diventati tutti “chei da rum”.
Con i paesani quanta insalata! Ma ne abbiamo ancora bisogno per tutto luglio. Grazie! Grazie!
Ora anche la cooperativa nuova, ancora più frutti nuovi!
Vedo questa casa sempre più bella, più ricca e favolosa. Ora me la posso godere, fotografare, ammirare. Ma questa ultima vetta, questa sfida, questa battaglia: da soli non si arriva in cima! Ho bisogno di tutti voi: basta uno sguardo, una occhiata, un saluto. E vi chiedo di non compatirmi, di non togliermi l’entusiamo come quello di andare su alla Malga Lavazzè con la BCS e farmi un selfie metterlo su facebook. Qui mi sento in Paradiso, anche quando piove. Ai ragazzi ho ripetuto spesso questa frase. “La vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare!” Qui si vola!
La mia Fede da montanaro ha tenuto anche se molte volte la stella cometa non si vedeva. Ora dopo che Papa Francesco mi ha detto che sono forte e che prega per me e ci siamo abbracciati tre volte e gli ho anche messo al collo la mia promessa: cosa voglio di più!! Penso alle difficoltà che ha superato mia mamma e ha parlato con Papa Francesco di Rumo, di suo figlio lì così seduto sulla BCS. Ha anche detto che le mamme sono le colonne della famiglia.
Lo scorso luglio ero qui e camminavo e parlavo, forse troppo. Ora potevo guardarvi da lassù o dalla porta accanto: ci è mancato poco! E invece in questo luglio sono ancora qui a guardare questo spettacolo, ad ascoltare, a incontrare tante persone. Questo è il miracolo!
Sole al campo famiglie! Inizio alla grande!
Non ho parole per ringraziarvi,uno per uno per essere quì a questo campo famiglie
Ci sono con i capelli bianchi, ma ancora con il cuore giovane, visto che siete quì a Rumo.
Ci sono di mezza età Siete stati i più coraggiosi visto che vi sentite più responsabili
Ci sono i ragazzi: vi ringrazio uno per uno: senza di voi il campo famiglie sarebbe orfano.
La casa la conoscete, meglio di me Le tende anche la cucina anche il soppalco .
Due raccomandazioni: non isolatevi se potete! Sul soppalco solo per dormire e basta!
In cucina solo chi è addetto al pasto se potete! Non siamo al ristorante ma la campo.
La spazzatura va divisa per evitare controlli che poi ci fanno pagare cifre salate.
So che ognuno di voi ha fatto una scelta: vi ringrazio di aver scelto Rumo, la nostra casa.
Ci sono partecipanti da Spoleto, da Genova Sestri e da Collegno: siete grandi! resti del cibo vanno nel compostaggio che hanno fatto al campo lavoro sotto la pila dei pianali la carta va bruciata al fuoco,la plastica il vetro i barattoli vanno divisi bene e portare al centro raccolta il mercoledì pomeriggio e sabato mattina!
Domani, sabato la sagra. Ci sarà da fare per tutti. Il programma lo conoscete. Cerchiamo di fare bella figura! Alle diciassette e trenta la Messa, verrà anche il parroco.Poi la cena e balli con la fisarmonica!
Il programma non ne so nulla ma comanda il tempo!
Io chiederò la libera uscita per venire al campo dalle dieci alle quindici e dalle diciotto alle ventuno e trenta.
Ognuno è responsabile del campo: dal modo di sorridere, dal modo di dire grazie dal modo di dire ci penso io dal modo di stare vicino a tavola un pò con tutti.
Il tempo lo facciamo noi: abbiamo una casa grande e i pulmini per tutti.
Vedo che quasi tutti avete alla spalle molti campi e questo è una sicurezza per me che ognuno sa quello che deve fare nei momenti di difficoltà di tutti i tipi.
Siamo molto ben visti e dalla sindaco e dai carabinieri e dai paesani.
Lavori da fare non ce ne sono il lavoro più prezioso è quello di mantenere il campo, la casa i prati la cucina sempre in ordine. Ci vuole poco se ognuno fa poco ma tutti.
Non vogliamo eroi ma persone normali come in ogni famiglia dove si va d’accordo.
Abbiamo anziani, giovani e ragazzini rispetto e aiuto reciproco. Saremo tutti più felici!
E’ questa la magia del campo, questa la specialità….. del campo estivo questo è quello che rimane e fa unico ogni campo famiglie.
E questo. sarà un campo unico irripetibile che passerà alla storia della vita di ciascuno di noi
Sabato 9 luglio la “Sagra mari e monti” a Rumo Campo Rangers
Si preannuncia un successo la “Sagra Mari e Monti” nella nostra casa a Rumo località Mocenigo. La Messa alle 17 e 30 poi musica del posto del Gruppo Oratorio Rumo e la cena con le trofie al pesto e le lenticchie di Castelluccio in Umbria! E molto altro. Ci farà poi ballare la fisarmonica di Giuliano. Al lavoro tutto i partecipanti del Campo Famiglie che arrivano venerdì a Rumo da Genova, da Spoleto e da Collegno. Artefice di questo appuntamento è Daniela di Mosaico. E’ stata lei in prima persona a volerla e ora tutti siamo contenti!!! Il tempo è meraviglioso e dicono che continuerà per tutta la settimana. Manifesti e locandine sono stati messi in molti paesi della Val di Non. Anche su Facebook continua il passa parola. La nostra casa sogno sarà il punto di arrivo per molti sabato 9 luglio