Ci siamo, quasi: Buona Pasqua.

Siamo a Pasqua. La Settimana Santa ci prepara e ci porta alla Pasqua. I tre giorni più forti sono Giovedi Santo dove si ricorda l’Ultima Cena e l’istituzione della eucarestia e del sacerdozio. Venerdi la passione e morte in croce di Gesù. Sabato notte la Veglia di Pasqua con l’annuncio della resurrezione. E Domenica è Pasqua: Alleluja. Siamo chiamati a vivere questi giorni trovando un po’ di tempo per riflettere magari con una o più visite alla chiesa.  Ognuno trovi il modo e i tempi per fermarsi e rientrare in se stesso, porsi qualche domanda e trovare le risposte e ripartire con un impegno concreto che ricordi questa Pasqua. Noi ci rivedremo  la domenica di Pasqua  con la Messa in sede GRM. Chi vuole potrà portare qualche cosa, come un pane un uovo da benedire e metterlo  poi sul tavolo per il pranzo di Pasqua. Sono piccoli segni che vanno ripresi anche per i bambini che vedono e capiscono. Altro segno leggere il vangelo di Pasqua prima di sedersi e mangiare. Se poi si crea la tradizione tutto diventa normale e si sente anche che è Pasqua come il presepio fa Natale. E’ decisivo per chi ha bambini anche piccoli, perché sono segni che rimangono impressi per sempre. Ricordo da piccolo i giochi per Pasqua. Ogni bambino si faceva una “placca” fondendo il piombo in una scatola del lucido per le scarpe. Poi si metteva un uovo a una distanza di 5, 8 metri. Tutti tiravano e chi arrivava più vicino vinceva l’uovo. Poi in 5° si giocava a soldi. Ognuno metteva 10 lire e si tirava. Chi vinceva si prendeva tutti i soldi. Io mi ero fatto una placca con inciso il mio nome. Me la portavo  sempre in tasca, anche se pesava un po’. Questo era il gioco di Pasqua. Oggi 12 aprile, è una data che per me è stata la svolta che mi ha dato la carica e ancora oggi la sento. Erano le 11 ed è arrivata la telefonata che mio papà era mancato. Ma quello che è successo subito dopo lo conoscete bene. Da quel dolore la mia vocazione ha preso il volo.Ora gli auguri. Sento forte il vostro affetto, la vicinanza. Vi auguro una Pasqua di vita, di amore, di carità, di fede.  Offro a tutti voi la mia sofferenza, anche se per ora leggera grazie al vostro aiuto. A tutti i rangers una Pasqua felice, da sogno. A tutta millemani una Pasqua con la famiglia, dove nasce la voglia di sognare, insieme. La presenza di domenica dei rangers dei tre gruppi, alla Messa,  è stata la sorpresa che mi commuove ancora.  Perdonatemi se mi vedete giù, la SLA è una malattia che ti spiazza ogni giorno. E non sempre hai le armi pronte per reagire. Ma ho visto che mi capite. Sogno dopo Pasqua alcuni giorni a Rumo per sognare ancora, insieme.  Auguri, per un miracolo della vita.

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