Oggi mi sono commosso nel vedere il passaggio da Help a Direzione GRM. Se non sbaglio eravate in 12 li schierati con i due vostri responsabili Andrea e Circi. “ Se si tratta di volare non fermiamoci di più”. Siete giovani ma per tutti noi siete grandi. Avete alle spalle un sacco di campi, di riunioni e di confronti. Quel “non fermiamoci” scrivetelo sul vostro cuore. Abbiamo bisogno di voi. La Maddo vi guarda uno per uno. Sono tempi difficili, anche per molti ragazzi e molti giovani. Abbiamo bisogno della vostra freschezza. Del vostro entusiasmo, della vostra fantasia. Non smettete si sognare ancora. La Maddo è il primo gruppo deve trascinare gli altri gruppi. Vi ammiro. Non tradite voi stessi. Non tradite i ragazzi e non tradite i vostri compagni di sogni e di direzione. Sentitevi tutti decisivi, non uno in più. Prendetevi dei momenti, ditelo, ma non mettete il ferro morto al nostro gruppo rangers. Vi vogliamo qui, fra un po’ di anni, come Circi e Andrea con i vostri help e portarli sul Brentei, e commuovervi anche voi. Circi oggi palava del senso unico, che non si può tornare indietro. Gesù dice che mette mano all’aratro, e poi si volge indietro non è degno del regno dei cieli”. Come vedete voi siete i primi ad assistere alle mie messe con il comunicatore. Mi hanno riferito una frase mesi fa di uno di voi: “ Noi vogliamo le Messe solo da P. Modesto.” Questa frase mi ha dato tanta di quella forza che non potete immaginare. Con Marco due giorni prima di partire per il campo lavoro ho fatto fare miracoli per avere il comunicatore due giorni dopo. Ora poi che non posso muovermi facilmente sarete voi i primi a invitare alla Maddo gli altri gruppi e magari potrò celebrare la Messa in sede come faccio qui al campo. Torno ancora a voi. Confesso che negli ultimi tempi alla Maddo ho sentito lamentele sul gruppo. Vi ho sempre difeso. Vi vedevo arrivare dal Fossato e per me questo mi bastava. Si può fare meglio. Ma questo meglio devo ancora capire cosa vuol dire. Fate i miracoli, come questo campo, come il bivacco al Brentei, come il bivacco al Lago Alplaner, come la spazzatura divisa quasi bene, come i pranzi e le cene senza farvi problemi. Non è che “la pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo? Se guardo la storia di tutti i gruppi è successo questo. Se guardo la mia anche. I Vangelo che avete scelto per il Brentei, parla che se “ ognuno ben preparato sarà come il suo maestro” Qui non dovete superare nessuno. Se riuscite cercate di superare voi stessi. Inventate strade nuove, strategie nuove, linguaggi nuovi, intercettate che cosa chiedono i vostri ragazzi. Il si è sempre fatto così è indice di vecchiaia. Avete accorciato i campi. Bravi vi dico. Meglio un campo tirato e sereno anche nella cucina, che un campo lungo con tempesta e fulmini da stanchezza. Sentitevi vostra questa casa, questo prato. E’ prima di tutto vostro perche porterete ad abitare i vostri figli e nipoti. Immagino il prossimo campo estivo con una direzione cosi, dovremo chiedere altre tende e comprare un altro prato. Ho detto figli e nipoti perché solo se sarete loro dei padri e delle madri i ragazzi vi seguiranno anche a Rumo anche a sei anni. Ora due parole anche al Gruppo di Collegno. Vi ho visto bene. Molto integrati con la maddo. Una vostra responsabile, una delle poche che non si è voltata indietro, mi ha detto orgogliosa che questo è il primo campo senza Sara e Giorgia. Questo mi ha fatto capire che ci credete come Sara e Giorgia. Fate anche voi squadra e camminate in un’unica direzione. Domani verrò a sentivi a To Rumo. Al Gruppo Campina ancora un grazie anche alle ragazze più grandi in direzione. Siete forti e molto vicini a tutti noi. Anche voi sentitevi vicini a noi. E non deludete Suor Marisa. Grazie per avermi invitato al fuoco. Vi ringrazio. Questi giorni con voi, con i vostri come stai, ciao Mody, e quelle strette di mani mi hanno fatto dimenticare che sono malato. E questo è un altro miracolo!
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Il nuovo libro di Padre Modesto
Questo libro è un testo unico
nel suo genere. Aiuta chiunque lo legga a vedere il mondo
in modo migliore, a cogliere quegli attimi fuggenti e quei segni che rendono la vita meravigliosa.
Questo libro aiuta a inserire
la propria esistenza in un contesto più ampio. La colloca all’interno
di quel progetto che «Il Signore ha voluto costruire su misura
per noi», ricorda spesso l’autore.
In queste pagine, il sacerdote agostiniano Padre Modesto Paris ripercorre il film della sua vita. Giunto a 58 anni, dopo aver ricevuto la notizia di avere una malattia rara (o «strana», come
la chiama lui), riguarda il suo cammino a volo radente.
Lo fa attraverso la lente coloratissima di una fede viva, aperta e gioiosa che, come dice lui stesso, lo ha contagiato fin
da piccolo e non lo ha mai abbandonato.
L’intento dell’autore, in queste pagine, non è raccontare la vita
di Modesto, ma la sua parafrasi.
Quella che può essere utile a tutti. Per questo il libro che state per leggere si intitola: «Il miracolo della vita».
Gli altri due libri di Padre Modesto
C'è scritto tutto: chi siamo,
perché ci chiamiamo Rangers,
il nostro spirito, le attività.
Per leggerli e sfogliarli online
basta cliccare le due copertine
qui sotto. Potete anche
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