Troppa nostalgia di quelle Messe al Campo. L’altare luccicante, un masso di granito. Poi i cartelli per i canti. Il sole che tramontava. E subito la corsa alla felpa. Il Vangelo scelto sul tema della giornata. Poi le preghiere sincere dei ragazzi. Le tematiche spiegate con esempi dai responsabili. La consacrazione con i campanelli delle promesse che suonavano. La comunione con il miracolo ogni volta per far bastare le ostie a tutti. Il canto finale che non finiva mai. Chi arrivava per primo. Pochi! Chi aspettava che le panche si riempissero. Chi aveva sempre qualche cosa da fare non solo in cucina! Dalle riposte si capisce che a Messa la domenica si va poco. Anche chi dice di non credere si sedeva sulle panche, quelle più lontane. La gradinata era presa d’assalto dai più piccoli, forse per vedere meglio. Ma tutti si sentivano nella loro chiesa, sotto la loro croce di legno, davanti al grande altare di granito che brilla di luci. Facile per tutti sentire la presenza del Signore e tanti lo facevano trapelare nelle preghiere.