Vi ho visto arrivare con i vostri zaini. Felici e contenti. Siete tanti e dalla Madonnetta e da Collegno e anche da Campina, Casa Speranza. Questo vuol dire che i responsabili dei gruppi hanno lavorato bene. E questo non è scontato visto quello che succede ogni giorno, come oggi a Nizza. E’ il trentaduesimo campo a Rumo. Nessuno di voi era nato e già si veniva a Rumo a fare i campi estivi. Le difficoltà erano enormi. Non avevamo esperienza, la casa non c’era e bisognava costruire tutto anche i servizi. Oggi siamo più fortunati con la casa e le tende molto grandi e sicure. I tempi sono molto cambiati. Molti rangers appena diventano grandi e potrebbero aiutare come responsabili i più piccoli, lasciano il gruppo. Aumentano sempre di più i bambini piccoli che vengono a riunione e poi al campo. A questo campo siamo tanti ed è bello ma non possiamo troppo prendere questo campo alla leggera. Nelle tende la notte. Quando si mangia nel salone della casa, in cucina, con i mezzi, nei bivacchi o gite. Ci guardano in tanti e anche fra di noi. Non tutti sono rangers convinti. Il campo è in modo particolare per questi, poco convinti. Il tempo è un po’ pazzerello, fa non freddo ma nemmeno caldo. L’orso per ora non lo abbiamo visto, ma un bambino si è trovato una zecca sul piede. La casa e i prati nostri sono molto puliti e devono rimanere puliti. C’è un controllo della forestale che ci ha fatto smontare la casetta il focolare perché non avevano chiesto il permesso. Il sabato mattina e il mercoledì pomeriggio è aperto il centro raccolta differenziata proprio molto vicino a noi. Va tutto diviso e portato diviso. Ieri è venuto a trovarvi l’addetto che è li a controllare. E’ disposto ad aiutarci se vede che noi ci impegnano. E tutti siamo chiamato a collaborare a questo discorso. Le multe sono salate e non possiamo permettercele. C’è il discorso di chi, magari grandicello, è venuto al campo con idee strane. Non c’è da meravigliarsi. Saranno aiutati e integrarsi nel gruppo. Sarà questo il lavoro più duro. La Messa sarà tutti i giorni a questa ora. Come vedete si sente forte e chiaro, predica compresa. Io, sempre se la mia situazione me lo permette farò il possibile per celebrare ogni giorno. Al campo è sempre festa. Ringrazio i responsabili presenti al campo. Vi stimo, vi ammiro. Siete il mio bastone e la mia voce. Come vede non posso parlare e correre. Mi servo della mia B.C.S. e del mio computer che parla. La comunione non posso distribuirla io ma nominerò uno o due responsabili per la distribuzione della eucarestia. Chi ha letto il libro “Il miracolo della vita” conosce a fondo la mia nuova situazione. Chi non la conosce dico che dal settembre scorso passo da un ospedale all’altro, pillole a tutte le ore, fisioterapia a Cles, per tentare di fermare questa malattia che non perdona. Lo scorso campo estivo, parlavo, urlavo, correvo, mangiavo di tutto. Ora non posso più. E non posso cadere perché rischio che succeda di nuovo come dopo il viaggio in Camerun. Ma sono sereno, Il campo lavoro è andato troppo bene. Il campo famiglie finito oggi anche. La sagra sabato scorso è stato un successo. Ora ci site voi, la casa è nostra, il prato è nostro, le tende sono nostre. E proprio perché nostro lo trattiamo bene, perché nostro. E’ un campo breve, meno giorni degli altri compi. Dobbiamo dare il massimo da subito. I tempi liberi lasciami a casa. La chiesa con il nuovo campanile è li che ci aspetta ci guarda uno per uno. Ragazzi più piccoli: non tradite e non deludete i vostri responsabili. Responsabili non tradite o deludete i vostri ragazzi. Il campo non ha gli esami di riparazione. E i professori alla fine del campo sarete voi stessi. Gli uni verso gli altri. Ne so troppo su questa storia che si ripete ogni anno a settembre! Buon campo a tutti., Grazie.