Oggi Hacca più sulla Forestale e domani Ilmispiz

Dire che sono emozionato è poco. Ho ancora in mente i  tanti che oggi hanno lasciato questo campo. Ma ancora di più quando vi ho visto arrivare da Spoleto e da Sestri. Rivedervi  è stato per me come rivedere tanti che ti vogliono bene! Mi avete viso con la B.C.S. e ora anche con il comunicatore. Non posso camminare e parlare. Ma mi sono attrezzato. Vi chiedo subito di non aspettare a tirarsi su le maniche. Non aspettate domani. Il campo è molto breve. Date subito il massimo, in ogni momento. Non prendetevi tempi per voi, non è il campo per fare questo. Chi non riesce, lo dica a qualche responsabile e magari lo porterà a Cles al supermercato. E’ il campo della svolta. Non possiamo permetterci di attendere chi non arriva mai. In passato si è giocato molto su questo ma ha portato solo danni. Tutti, anche chi è venuto con altri intenti, può farcela. E’ successo anche ai campi precedenti. Nella vita ci sono dei treni che passano, che possono dare la svolta alla nostra vita: questo campo è  uno di questi treni. Cari responsabili: avete dei ragazzi che vi guardano, vi osservano; non deludeteli. Voi ragazzi esigete dai vostri responsabili, chiedete, fatevi aiutare. Sono solo sette giorni! La casa è nostra, e sentiamocela nostra. Il prato e le tende sono nostre, sentiamocele nostre. Non c’è il tempo per entrare nel clima campo. Si può entrare subito senza traumi. Ci saranno dei momenti forti durante la giornata. Come alla mattina in chiesa con il lancio dl messaggio da vivere in giornata. Poi la Messa prima di cena. Non buttatevi in cucina troppi, cercate di esserci tutti. Poi i pasti, il fuoco, la tenda. Le gite, i bivacchi. Siamo al campo. I vostri responsabili, magari non tutti, si sono preparati per questo campo. Non deludeteli. E poi che non ci siano subito e dopo tre gruppi: Spoleto, Sestri, e Campina. Subito, da questa sera e mi auguro nelle tende, da questa sera un solo gruppo. Non fate i grandi che si divertono a costruire muri e frontiere. Fate i giovani aperti a un mondo senza filo spinato. I messaggi di ogni giorno devono rimanere impressi nella memoria,e nel cuore, non siamo a scuola, ma al campo rangers. Ho visto anche giovani che non frequentano le riunioni ma sono venuto lo stesso. Siete rangers anche voi, abbiamo bisogno anche di voi grandi! Ma tornate ragazzi almeno questi sette giorni. Abbiamo anche gli sposi al campo, con il loro primo viaggio di nozze. Fede e Michela vi diciamo tutti: siete forti! Due raccomandazioni: la spazzatura va divisa e poi portata alla raccolta differenziata: si può fare…senza traumi.  Per la legna al fuoco non usate quella tagliata nelle casetta di legno. Serve per questo inverno, visto che abbiamo messo la stufa a legna nel salone. Lucio ieri ne ha portato un camion  e si trova vicino al fuoco, usate quella. Ho visto al prima campo usare l’alcol per accendere: non si fa, sia se si è grandi, che piccoli: si può senza traumi. I due fari sopra la casa non si accendono: si può fare!  Dirò chi potrà distribuire la comunione, non fate gli strani è una cosa seria! Il campo è nostro e diventerà del colore e del sapore che noi metteremo. La casa deve dare ai responsabili più tempo e serenità. C’è una cameretta vicino alla cucina. Se qualche responsabile si sente stanco o stanca, inviatelo a un pomeriggio di riposo. E molto importante perché e da Spoleto e da Sestri e da Campina devono uscire da questo campo i responsabili, quello affidabili!, che guideranno i gruppi nel prossimo anno. Questi ci credono, alcuni anche troppo, lasciamoli volare, lasciamoli, sognare, lasciamoli riempire il loro zaino di emozioni, quelle vere, sudate. Il campo estivo è non l’europeo ma il mondiale per i nostri responsabili e ragazzi. In questi sette giorni ci giochiamo anche la fiducia di chi ci sta vicino. Per qualcuno va recuperata, per altri va aumentata. Che il Signore vi stia vicino ma anche voi sentitevi vicino a Lui: porta bene alla nostra vita e alla vita di chi ci sta vicino.

Sestriiiii

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