Sono troppo felice di essere qui a questo battesimo di Emma. Non potevo mancare visto il grande affetto che ho ricevuto e ricevo ancora da Sara e Luca e da tutta la grande famiglia, nonni e bisnonni. E’ una grande festa anche per il coraggio di festeggiare con il Natale che sia Tale. Emma cresce in questa grande famiglia che va ben oltre il cavalcavia di Corso Francia. Se poi penso che a luglio Emma era a Rumo con la mamma e il papà, questo fatto mi fa intravedere cose molto belle e felici per la nostra Emma. Un grazie a Padre Salesio che ha volto la mia presenza questa mattina qui nella chiesa della Madonna dei Poveri. Che cosa è il battesimo se non l’ingresso nella chiesa fatta non di mattoni ma di persone. Sara, la mamma, ha sempre vissuto dentro questa chiesa fatta di amici veri che condividono non solo le panche in chiesa ma anche tanti sogni molti dei quali ancora da sognare. Anche Luca sia prima che dopo il matrimonio ha seguito Sara in questo sogno o in questi sogni. La presenza oggi in chiesa di molti amici e il pranzo dopo nel Salone è un segnale forte di una chiesa viva, aperta e gioiosa. La fede non si può viverla da soli, anche chiusi nelle mura di una famiglia. IL regalo più decisivo per la sua fede è che cresca in una comunità viva, accogliente, felice di credere. «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”. Abbiamo letto nel Vangelo di oggi. E’ questa “Dio con noi” che Emma deve incontrare e noi dobbiamo testimoniare nella vita sempre il “Dio con noi”. Non contro. Noi non io o peggio: mio. E sarà Emma a ringraziarci con la sua vita di fede nel Dio con noi. Sara la mamma ha anche molta esperienza di bambini e ragazzi nel suo lavoro a scuola. Anche i nonni e bisnonni sono di grande esempio e stimolo per la scuola della vita di Emma. Vedere nella chiesa anche attraverso un gruppo una seconda famiglia, un posto dove uno si sente a casa è il regalo più prezioso che possiamo regalare oggi ad Emma. Tutto il resto, compreso i sacramenti e la messa la domenica arriveranno se prima Emma respirerà un clima di famiglia anche nella chiesa vicina. Oggi nessun ragazzo e meno ancora nessun giovane si avvicina alla chiesa senza l’aiuto, la spinta e la compagnia, l’amicizia di altri ragazzi che condividono il cammino di fede. Si perché oggi la chiesa, grazie anche a Papa Francesco, sta tornando a battere un cuore accogliente e pieno di misericordia. Emma oggi viene battezzata dentro questa chiesa del “Dio con noi”. E’ la comunità che accoglie Emma. Siamo noi comunità. Diventa figlia di Dio dentro questa comunità, fatta, ripeto ancora non di mattoni ma di una chiesa che vive la fede condividendo gioie e dolori. Questa è la chiesa che non fa scappare ma rimanere. Anche perché quando ci si innamora di questa chiesa ci si innamora di Dio e i sacramenti vengono in modo naturale e non ci sono i periodi lontani o vuoti, ma si continua con la gioia delle crescita con esperienze forti di fede che non mancheranno se si rimane dentro questa bella e ricca comunità di persone amiche anche nella fede.