Rangers alla GMG!

Finito il campo estivo eccoci di nuovo in pullman, direzione? Giornata mondiale della gioventù a Lisbona.

Dopo una notte in pullman abbiamo a disposizione alcune ore per visitare Barcellona, prima di ripartire verso Vic, dove abbiamo dormito una notte. Già da questa sera ci siamo immersi nell’atmosfera che ci avrebbe accompagnato per 6 giorni a Lisbona: tanta gioia e voglia di stare assieme. Un sacco di ragazzi che non si conoscono, si ritrovano così a giocare a pallone e a cantare in cerchio, con chitarre e percussioni.

È mattina e bisogna ripartire, non mancano le difficoltà (come l’aria condizionata che si rompe in pieno pomeriggio) ma tra cruciverba e canti arriviamo a Lisbona. Tutti i ragazzi liguri sono ospitati in due grandi scuole e accolti a braccia aperte dai “Voluntários”.

Finalmente comincia la GMG vera e propria e siamo liberi di esplorare la capitale portoghese. Non mancano i momenti di riflessione ma la parola chiave di questi giorni è stata sicuramente la GIOIA: gioia di stare assieme, di cantare a squarciagola su treni e metropolitane, gioia di incontrare persone da ogni parte del mondo, di scherzare fino ad addormentarsi coi compagni di stanza e di essere svegliati dai volontari con chitarra e casse.

Durante la Veglia il papa ci ha ricordato che “La gioia è missionaria, la gioia non è per sé stessi, è per portare qualcosa.” Sia come persone sia come Rangers crediamo fortemente in queste parole. Senza neanche farlo apposta tra tutte le canzoni che cantiamo ai campi, la più amata è sicuramente “La Gioia”. Vogliamo e cerchiamo di averla sempre con noi e di essere portatori di felicità nel mondo.

Vengono toccati altri temi a noi cari tra cui il rialzarsi dopo le cadute, dopo i fallimenti e dopo gli errori:

“Voi pensate che una persona che cade nella vita, che fallisce, che commette un errore, anche grande, sia spacciata? – Non sento! – No? Cosa devi fare? – Non sento! – Rialzarti! E una cosa molto bella che vorrei portaste con voi oggi come ricordo, è questa: gli alpini, che amano scalare le montagne, hanno una canzoncina molto carina che dice così «nell’arte di scalare la montagna, l’importante non è non cadere, ma non rimanere a terra», bella cosa!”

E se uno rimane a terra è nostro compito aiutarlo e tirarlo su: levantarlo!

Tornando alla Veglia, è il momento più emozionante di ogni GMG. Circa un milione e mezzo di giovani si sono ritrovati al Campo da Graça per concludere questa esperienza con la veglia, dormire assieme all’addiaccio e partecipare alla messa finale con il Papa. All’alba una sorpresa: la sveglia è un dj set fatto da un sacerdote!

La GMG si conclude quindi con la messa finale, dove il Papa ci sprona a “Non avere paura, non temere”.

Il nostro viaggio tuttavia prosegue, prima di rientrare a Genova tappa a Lourdes, dove ci siamo detti che dovremmo portarci tutta la direzione, per assistere assieme i malati in carrozzina.

Il motto della GMG di quest’anno era: «Maria si alzò e andò in fretta» (Lc 1, 39), incentrato sul “Sì” di Maria e alla sua fretta di raggiungere sua cugina Elisabetta, nonostante avesse appena ricevuto l’annuncio dell’angelo (di essere incinta). Cerchiamo di dire i nostri Sì, di gioire assieme a chi ci è vicino e aiutarli a rialzarsi quando ne hanno bisogno!

Pietro

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