Devi continuare a muoverti per rimanere in equilibrio, sulla bicicletta. Questo il tema del bivacco h più GRM. Devo confessarvi che avete scelto un tema che per me è sempre stato decisivo per seminare qualche cosa nella vita. Il contadino non sta mai fermo. Se vuole vivere lui e la sua famiglia mai si può riposare. Mi ricordo quando avevamo le mucche nella stalla. Alzarsi alla mattina presto e a sera lo stesso. Poi sono arrivate le ferie, il tempo libero, la noia. Il Papa sottolinea come il Signore utilizzi un linguaggio forte, di rimprovero per i tiepidi, “cristiani che non sono né freddi, né caldi”. A costoro dice: “Sto per vomitarti dalla mia bocca”. C’è poi la frase che ho messo sul manifesto per il Camerun “preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze”. Se volete il contrario pensate alla noia, che poi mascheriamo come crisi, stanchezza. Non ho voglia. Ho sonno. Eppure buttiamo via tanto di quel tempo che fa paura. Non si tratta di correre, o di far tardi la sera. Si tratta di far camminare il nostro cuore. “ Ci hai fatto per te e il nostro cuore è inquieto finchè non riposa in te” Sant’Agostino. Far camminare i nostri sogni. Che bella la vita quando corriamo dietro a un grande sogno. Diventa tutto più sereno e il tempo diventa prezioso. Dobbiamo far correre la nostra voglia i vivere. Non butta via il tempo chi sente dentro la voglia di vivere e corre sempre con questa voglia matta e le giornate diventano lunghe. Ricordo quel drogato che si faceva di eroina davanti alla Chiesa di S. Nicola di Sestri. Mi sono fermato a parlare. E lui mi dice che la vita di chi si droga è come la candela che brucia da due parti. E io fra me mi sono detto. Si muore prima! E lui a dirmi che si vive più intensamente. Ma chi fa il bene, chi si butta nella carità brucia da tre parti o quattro e la candela della nostra vita , bruciando, aumenta non diminuisce. Far correre per mantenere l’equilibrio la nostra fede. MI fanno ridere quei giovani che dicono di aver perso la fede. Ma che fede hai perso, Quella del peccato perché hai mangiato la nutella. Se non facciamo correre la nostra fede, sempre davanti a noi si naviga a vista. E allora la barca della nostra vita non raggiunge nessun porto. La fede, quella viva, aperta e gioiosa, ci fa alzare allegri la mattina e la sera ci fa addormentare stanche ma felici. Chi ha fatto qualche campo come responsabile, ma sul serio, capisce lo: stanchi ma felici. Come h più è il momento di prendere la bicicletta della propria vita e pedala. Non solo per rimanere equilibrati ma per rimanere sereni. E poi per andare veloci nelle vita dobbiamo essere senza troppo bagagli. Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni. Mc 10, 22 Quel “rattristatosi” e “afflitto” è la condanna di chi nella vita sta alla finestra a guardare è sul divano a dormire e con il pigiamo anche di giorno. Ma la vita di un rangers è ben diversa. Tante le occasioni per “dai andiamo” come questo bivacco a Levanto. Come ai Pellizzari fra poco e a Rumo a luglio.
Questo libro è un testo unico
nel suo genere. Aiuta chiunque lo legga a vedere il mondo
in modo migliore, a cogliere quegli attimi fuggenti e quei segni che rendono la vita meravigliosa.
Questo libro aiuta a inserire
la propria esistenza in un contesto più ampio. La colloca all’interno
di quel progetto che «Il Signore ha voluto costruire su misura
per noi», ricorda spesso l’autore.
In queste pagine, il sacerdote agostiniano Padre Modesto Paris ripercorre il film della sua vita. Giunto a 58 anni, dopo aver ricevuto la notizia di avere una malattia rara (o «strana», come
la chiama lui), riguarda il suo cammino a volo radente.
Lo fa attraverso la lente coloratissima di una fede viva, aperta e gioiosa che, come dice lui stesso, lo ha contagiato fin
da piccolo e non lo ha mai abbandonato.
L’intento dell’autore, in queste pagine, non è raccontare la vita
di Modesto, ma la sua parafrasi.
Quella che può essere utile a tutti. Per questo il libro che state per leggere si intitola: «Il miracolo della vita».
Gli altri due libri di Padre Modesto
C'è scritto tutto: chi siamo,
perché ci chiamiamo Rangers,
il nostro spirito, le attività.
Per leggerli e sfogliarli online
basta cliccare le due copertine
qui sotto. Potete anche
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network. Buona lettura