Manca poco alla Messa di Mezzanotte alla chiesa del Righi. Non mi chiama nessuno a chiedere che ore è la Messa. Non abbiamo cori e forse ci sarà il turibolo. Ma suoneremo le campane al Gloria, quando nasce Gesù Bambini al Righi. Un Natale iniziato a Sestri in Corderia ai primi giorni di dicembre. Frittelle, canti e balli per il pozzo di S. Nicola. Poi a Spoleto nei giardini in Viale Trento e Trieste. Con le due casette di legno, freddo ma le frittelle erano calde. Il più lungo di tutti i 4 Nat@le che sia tale. Per la caritas diocesana. Poi alla Maddo ai Pellizzari tanta gente anche a Messa domenica e poi a tavola con polenta e salsiccia. Per Casa Speranza e Camerun. Poi a Collegno , per me solo in cartolina. Ma dalle foto tutti felici e nemmeno tanto freddo. Poi i Musical. Prima Collegno con Piter Pan poi Spoleto il 22 con accendi una luce poi ieri sera il GRM e GRS con il viaggio della vita. E ora silenzio: è Natale. Per me una Natale ancora più vero e unico perchè rischiavo di affidarmi più a S. Martino che a Gesù Bambino. Il chiodo di novembre l’avevo intitolata: la calmata. Ora tolgo il titolo e lascio la calmata. Un Natale che ricorderò come tutti gli spettacoli e musical di Natale o come tutti i Natale che sia Tale. Nasce Gesù. Per alcuni nasce a tavola anche la sera di Mezzanotte. Per altri nasce il chiesa, magari in fondo perchè a Natale si va a Messa. Per altri nasce nel presepio, magari comprando anche le statuine a caro prezzo. Per altri nasce dentro il proprio cuore o anima, nel silenzio e nella preghiera, quella di Natale. Per alcuni nasce nel ricordo della persona amata che ora è lassù. Per molti nasce su Facebook con qualche foto che sa più di Babbo Natale che di Natale. Per alcuni nasce sul posto di lavoro che scricchiola. Per molti negli aeroporti per il viaggio di Natale. Per molti nasce sulla tavola con tanto rosmarino e poco arrosto. Per tanti ma tanti nasce nei negozi a comprare i regali. Per tanti nasce alla TV con il Papa che celebra la Messa di Mezzanotte alle 21 e 30. Per pochi sulla neve anche se devono sciare sulla neve sparata che è come trovare moglie su internet. Per tutti è Natale e basta. Questa sera la Messa al Righi poi alla Maddo per il tradizionale panettone nel sala del panettone. Domani Messa alle 10 e 30 al Righi poi pranzo con tutti i frati a S. Nicola: è Natale. Mi sono messo la stella cometa sul mio ufficietto perchè ho scritto la letterina a Gesù Bambino sperando che S. Lucia non ne abbia a male. Nella lettera non regali, che so che mi arrivano, ma la salute dove scricchiola un po. Ricorderò tutti a Messa senza ordine ma mettendovi tutti davanti alla grotta. Mi sono già arrivati dei Messaggi io rispondo sempre: anche io o anch’io. Ho un albero di Natale ma è sopra il riscaldamento ad aria e immaginatevi che cosa c’è sul pavimento. Non vado a casa come qualcuno mi chiede. La mia casa è questa, la Madonnetta, Sestri, Spoleto, Collegno, Casa Speranza, Bafut in Camerun e Rumo in Val di Non. Pensavo di ordinare e mettere a posto ma poi ho paura di dimenticare questo lungo Natale, fatto in tante tappe in 4 città. So che questa sera rivedrò vecchi rangers per me sono sempre giovani amici. Spero di reggere la commozione. Una volta, tre mesi fa, ero di pianto facile, ora di risata facile. Tutti al posto degli auguri mi chiedono: come va? E io benissimo. Anche perchè è Natale. Ho messo la foto della porta del mio ufficietto dove mi sento in casa di tutti. Girano i menù del pranzo con tanto di specialità. Ricordo quando ero piccolo quei canederli e l’arrotolato, arrosto con lo spago, e tante patate e l’unico panettone quando c’era. Ma a tavola con noi, ed eravamo in sei, mia papà invitava i due calzolai molto poveri e soli che abitavano nella casa fianco, a mangiare i canederli con noi. Ricordo che non capivo, ero piccolo. Ma poi ho capito bene la lezione sulla misericordia quella vera con arrotolato e panettone. Era natale, anzi era Natale. Ho un piccolo presepio sopra la scrivania in una piccola cassetta vicino a un pezzo di muro di Berlino con solo S. Giuseppe. La Madonna, e il Bambino è andata perso al Nat@le a Sestri. Ho cercato ma non li ho trovati. S. Giuseppe mi guarda con un bel bastone e in mano una lucerna. Spero che nessuno pensi che volevo fare il presepio. Ora devo andare ai Vespri di Natale ed è meglio chiudere con un Buon Natale.