DA JACOPO
Solitamente dopo una tre giorni come questa appena conclusasi ai giardini Pelizzari, mi sarei aspettato, non più tardi di lunedi mattina, come ogni buon quotidiano che si rispetti, il pensiero di Modesto, postato su ogni sito internet del Movimento e pronto per essere mandato in redazione a Sestri per il prossimo numero de “Il Chiodo”.
Me lo immaginerei piú o meno così…
E´ Domenica 17 Dicembre, è da poco terminato il Nat@le Che sia Tale ai Giardini pelizzari, e mi sembra di aver vissuto 3 giorni in una dimensione parallela.
C’è chi in realtà in questa dimensione ha iniziato a catapultarcisi dentro già da qualche giorno: prendendo giorni di ferie per correre a destra e a manca per Genova a recueprare tavoli, sedie, gazebi e materiale da esibire negli stands.
Mai avrei pensato che un´attivitá come questa potesse lasciare quel senso di malinconia di quando da ragazzi si parte per la gita di classe e si vive un viaggio epico; oppure la sensazione di quando da giovani al campeggio estivo si respira la magia di vivere 10 giorni nelle tende e nella natura, e a al termine, si fatica a tornare alla realtá.
Il motivo di tale malinconia positiva é dovuta al fatto che nonostante il freddo pungente e il grande punto interrogativo che si ha ogni anno sulla riuscita dell’attivita’, ogni associazione e persona che ha partecipato alla 3 giorni di Natale Che sia Tale ( NCST per gli addetti ai lavori ) ha contribuito a creare un senso di appartenenza che nelle edizioni precedenti forse mancava. Non é importato di quale associazione si facesse parte, finalmente si é avvertito che la festa era di tutti quelli che han voluto renderla propria.
Quest’anno in molteplici occasioni ho avvertito il valore aggiunto portato da ognuno degli adulti, che ha smesso di considerarsi tale e ha deciso di tornare ragazzo, spostando tavoli, issando gazebi, tagliando caldarroeste e presenziando nel próprio stand consapevole, che altrimenti nessun altro l’avrebbe fatto.
Non si tratta di eroi, perché quelli se esistono, sono impegnati con altro; ma semplicemente di chi non si scansa o si volta se c’è da lavorare perchè ha capito che lo scopo comune è alto e tutto sommato lavorare assieme puó essere anche divertente.
Non illudiamoci quindi di aver compiuto chissá quale impresa, o di sentirci dei grandi perché per 3 gioni non abbiamo guardato l´orologio e abbiamo resistito alle folate gelide di vento. Il vero successo sará quando sará normale per tutto il quartiere uscire di casa per tre giorni, nonostante il tempo, gli impegni personali e tornare a vivere un Natale che sai Tale.
…Penso Modesto avrebbe scritto qualcosa del genere… e poi, dopo aver terminato di scaricare anche lui il materiale della festa e di scrivere i ringraziamenti (Parrocchia, Parroco, associazioni tutte ) penso si sarebbe affacciato o dalla finestra di camera sua o dal suo “ufficietto” e si sarebbe messo ad osservare i suoi giovani Rangers intenti a provare lo spettacolo di Natale che metteranno in scena il prossimo sabato 23 Dicembre…
Buon Natale Modi…