Era il settembre del 1984 quando in treno da Principe siamo partiti in 50 per Rumo: la prima volta, il primo Campo Rangers GRM. A Milano giochi nel sottopassaggio per aspettare la coincidenza per Verona. Poi la corriera Cles-Rumo. Poi a piedi al Maso Vender. Eravamo pazzi, giovani, scatenati, emozionati, carichi, curiosi, paurosi, agitati ma tanto felici:era la prima volta. Con noi anche P. Alberto per via di un piccolo esaurimento la settimana prima di partire. Me ne sono accorto perchè non ho mangiato la fettina impanata. Marco con la chitarra a esaltare o placare gli animi. Francesca la mamma per i più piccoli. Roberto sempre attento e preciso, Alessandra sempre sorridente. Guido arrivò dopo, per fortuna. Vedendo su facebook le foto della partenza da Principe per Nervi del GRM ho pensato alla partenza di 32 anni fa! E tutto continua. E io dal letto alla Maddo penso e penso, sogno e sogno, spero e spero. Ma poi penso al miracolo rangers, alla tanta acqua passata nel Fossato e nel Lavazzè. Penso al treno per Roma nel 1985 con le scatole di tonno aperte sui sedili. Penso ai tanti treni e per il Levante e per il Ponente per i mitici bivacchi con il Ti Ringrazio nell’atrio della Stazione. E tutto continua. La magia rangers. Nuovi responsabili, nuovi ragazzi, ma sempre le stesse emozioni da prima volta. Non c’era facebook ma la gabina con i gettoni. I genitori erano meno ansiosi e noi con memo storie. Ma erano altri tempi! Belli allora ma belli anche oggi quando si ha il coraggio di salire su questi “treni”. Ieri sempre dalla mia finestra ho visto e sentito il gran movimento di tanti ragazzi e bambini. Ai responsabili dico: sentitevi orgogliosi e felici per la vostra eroica dedizione al sogno Rangers. Fra poco vi sentirò che scendete in sede e poi la cena e poi il diafim. Tutti i dottori e i “dottori” che sono venuti a visitarmi mi hanno detto di non camminare ma stare a letto se voglio che si ricrei il liquor cerebrospinale. E bere molta acqua!
Questo libro è un testo unico
nel suo genere. Aiuta chiunque lo legga a vedere il mondo
in modo migliore, a cogliere quegli attimi fuggenti e quei segni che rendono la vita meravigliosa.
Questo libro aiuta a inserire
la propria esistenza in un contesto più ampio. La colloca all’interno
di quel progetto che «Il Signore ha voluto costruire su misura
per noi», ricorda spesso l’autore.
In queste pagine, il sacerdote agostiniano Padre Modesto Paris ripercorre il film della sua vita. Giunto a 58 anni, dopo aver ricevuto la notizia di avere una malattia rara (o «strana», come
la chiama lui), riguarda il suo cammino a volo radente.
Lo fa attraverso la lente coloratissima di una fede viva, aperta e gioiosa che, come dice lui stesso, lo ha contagiato fin
da piccolo e non lo ha mai abbandonato.
L’intento dell’autore, in queste pagine, non è raccontare la vita
di Modesto, ma la sua parafrasi.
Quella che può essere utile a tutti. Per questo il libro che state per leggere si intitola: «Il miracolo della vita».
Gli altri due libri di Padre Modesto
C'è scritto tutto: chi siamo,
perché ci chiamiamo Rangers,
il nostro spirito, le attività.
Per leggerli e sfogliarli online
basta cliccare le due copertine
qui sotto. Potete anche
condividerli su tutti i social
network. Buona lettura