Il bambino e le stelle marine. E’la storia riassunta del sogno dei rangers e millemani. Siamo partiti in sei. Marco e Francesca, Guido e Roberto e Alessandra e chi scrive. Erano tempi difficili, l’eroina mieteva molti giovani. Per i giovani di Via Ausonia il massimo era La Spinata Castelletto. Subito la marcia competitiva e in sede siamo trenta, poi gite e bivacchi siamo in ottanta, Poi il gruppo rangers Sestri, poi Spoleto, poi Collegno poi Campina poi Trentino, poi Millemani… cinque gruppi. La scorsa settimana è nato Millemani Trentino e ora siamo tanti, tantissimi….. Ma ora viene il bello: ciascuno di voi, anche i più piccoli possono imitare quel bambino delle stelle marine. Basta avere un sogno da realizzare. Il gruppo Rangers aiuta, stimola, mette la basi, le convinzioni, da le dritte, ma il Si, io ci stò è una scelta molto personale e prima si fa meglio è. Oggi le stelle marine da salvare sono tante. Pensiamo a quanti bambini di catechismo frequentano le nostre parrocchie e poi si perdono! La parrocchia di S. Nicola ha chiesto al GRM di fare catechismo!!! Ma vi rendete conto cosa potrebbe succedere! Il bambino è partito da solo, anzi “non puoi certo salvarle tutte” è la solita frase che ho sentito migliaia di volte. Vuoi portare cinquanta ragazzi a Rumo, ma coma fai? Vuoi comprare il campo, ma coma fai? Vuoi costruire la casa.. ma sei matto! Voi andare al campo che non puoi camminare.. ma come fai. Vuoi dire massa e non puoi parlare. Ma come fai?. Nelle grandi scelte c’è un momento in cui ti devi staccare, “lasciò le mani del papà” e agire da solo. Avrai sempre un gruppo di gente che ti guarda e qualcuno ti critica. E’ il momento della scelta di vita. “Si tolse le scarpe e le calze e corse sulla spiaggia.” Ogni responsabile ha fatto questa scelta. Ricordo a Sestri, arrivato Parroco alla mattina aprivo la chiesa e con la scopa raccoglievo le siringhe. Salita Campasso era il posto scelto per bucarsi. I primi rangers Sestri che uscendo dalla sede venivano insultati. Poi i rangers Sestri diventarono tanti e la scopa non serviva più! Ogni gruppo ha le stelle marine da salvare. Non più da soli da in tanti. Ricordo a Collegno il primo Nat@le si sia Tale. La notte un gruppo di giovani buttano tutto all’aria i tavoli e sedie nei gazebo. Ci svegliamo, eravamo tanti anche noi. C’erano i grandi del GRM. Chi dice di affrontarli…. Chi invece dice di aspettare…. Vince la seconda. Alle 4 andiamo e rimettiamo tutto a posto. Ora Piazza Basaglia e Piazza Pertini è nostra. Anche questa notte alle 3 una macchina è passata per disturbare…. Aspettiamo e se si accorgono che non rispondiamo alla fine abbandoneranno. Siamo tanti!!! Ma oggi è un’altra giornata storica. Gli hacca più hanno conquistato per la prima volta la cima dello Stubelè con la esperta guida Giorgio. Le foto di gruppo sotto la croce la stamperò e la metterò in ufficietto. Oggi popi è la prima giornata calda, sole che scalda, cielo sereno. Diciamo forte un grazie al Signore per questa giornata favolosa. Cerchiamo di non dare nulla per scontato. Anche la varie “stelle marine” che incontriamo nella vita non sono li per caso. E poi, permettete, qualche volta ci siamo anche noi in quella stella marina. Anche noi qualche volta siamo stati salvati da qualche momento di difficoltà. E se nella vita abbiamo aiutato, saremo aiutati. E’ una legge di natura! La fede è la marcia in più che incerti momenti ci da la forza di schierarci dalla parte del bambino e correre verso la spiaggia. Le fede non serve per dire i nò per farci dire di sì al bene che posso fare. E noi rangers siamo piu avvantaggiati perché siamo in tanti, più di quelli che questa mattina dalla Malga Masamurada hanno raggiunto lo Stubele.
Questo libro è un testo unico
nel suo genere. Aiuta chiunque lo legga a vedere il mondo
in modo migliore, a cogliere quegli attimi fuggenti e quei segni che rendono la vita meravigliosa.
Questo libro aiuta a inserire
la propria esistenza in un contesto più ampio. La colloca all’interno
di quel progetto che «Il Signore ha voluto costruire su misura
per noi», ricorda spesso l’autore.
In queste pagine, il sacerdote agostiniano Padre Modesto Paris ripercorre il film della sua vita. Giunto a 58 anni, dopo aver ricevuto la notizia di avere una malattia rara (o «strana», come
la chiama lui), riguarda il suo cammino a volo radente.
Lo fa attraverso la lente coloratissima di una fede viva, aperta e gioiosa che, come dice lui stesso, lo ha contagiato fin
da piccolo e non lo ha mai abbandonato.
L’intento dell’autore, in queste pagine, non è raccontare la vita
di Modesto, ma la sua parafrasi.
Quella che può essere utile a tutti. Per questo il libro che state per leggere si intitola: «Il miracolo della vita».
Gli altri due libri di Padre Modesto
C'è scritto tutto: chi siamo,
perché ci chiamiamo Rangers,
il nostro spirito, le attività.
Per leggerli e sfogliarli online
basta cliccare le due copertine
qui sotto. Potete anche
condividerli su tutti i social
network. Buona lettura