Ho sempre sgridato i responsabili che usano, io al posto, del noi. E ci sono riuscito quasi , con tutti. Perché l’io sa di egoismo, sa di persona, triste, sola. Nel “noi facciamo lo spettacolo” non, io faccio lo spettacolo. il noi apre le porte, crea subito amicizia, stima e, avvicina. Il noi fa, gruppo, fa comunità. Anche se qualche volta si rimane soli è sempre meglio usare ,,,,il noi. Ma veniamo a questo Natale, unico e , oserei dire, irripetibile. Troppi miracoli, anche grandi. Troppe emozioni, anche grandi. Segno che siamo sulla buona strada. Penso ai 4 Natale che sia tale. Tutti alla grande. Maddo il primo ai Pelizzari. Che giorni, che persone, che comunità, che famiglia! Poi Spoleto con un Padre Giuseppe che, rema a favore, e si è visto subito il risultato. Poi a Sestri per il ,pozzo di S. Nicola, quanta gente e che frittelle! Poi a Collegno con i 180 a cena con la polenta. Ma il regalo di Natale è il prato sotto che ormai, con tanto di firma dal notaio, è nostro! E anche la fondazione è a buon punto e siamo ottimisti , di chiudere presto. La sinergia fra Maddo e Sestri sta crescendo e si vedono i primi risultati come le cene alla Montallegro frutto di questo gioco di squadra fra Castelletto e Sestri. E’ un Natale anche molto triste per tante famiglie, anche tra di noi, che non riescono più a vivere serene. Ma proprio per questo, mai come ora, dobbiamo remare tutti nelle stessa direzione, se non vogliamo affondare. Penso ai bambini ed ai ragazzi che se non trovano un’isola sicura sono in balia di loro stessi. Penso a molti anziani che soffrono per la malattia della solitudine e non ci sono medicine in farmacia, per curarla. Ma penso anche ai nostri conventi dove siamo sempre meno e se vince la tentazione di chiudersi si finisce male. P.Angelo è rimasto stupito, da tanti che mi stanno vicino con i fatti non con parole e io gli dico che senza sarei stato condannato a letto altro che BCS e a Natale, altro che Messa di Mezzanotte, a piangere, nel letto. E non esagero, anzi! Natale è tutto questo. E’ questa notizia nuova, è questa voglia di volare, è questa “io credo nel noi”. Il Miracolo della vita oltre 2000 copie sta diventando una forte medicina per risalire e ricominciare. Me lo hanno detto tanti, me lo hanno scritto molti. Non me la tiro ma penso ancora una volta che “ Il dolore è dolore, ma vissuto con gioia e speranza ti apre la porta alla gioia di un frutto nuovo”. E ogni giorno mi capita di vedere questo frutto nuovo. Ho vissuto fino a 58 anni a pensare a quel passo: chi avrà lasciato madre, campi.. riceverà cento volte tanto. Ed è successo proprio così. Ora la fase dei “frutti nuovi”. Ancora di più, sempre di più. Nelle mie giornate dimentico sempre più spesso che sono malato e quando gli altri me lo ricordano mi sorprendo. Alla notte sogno spesso di correre. Che auguri se non di volare alto, anche con il vento, contrario. Ai ragazzi: vi supplico non lasciare questo recinto di amicizia, che il Signore ha costruito intorno a noi. Ai giovani l’augurio di una fede viva, aperta e gioiosa. A tutta Millemani un grazie perché condividete spesso al freddo e al gelo questo grande sogno o meglio questo, miracolo della vita. Domani sera ci vedremo con molti di voi nella sede GRM alla Madonnetta. Vi aspetto per questo Natale per me unico e forse…… irripetibile. Ma la gioia di questo Natale mi dà una grande serenità nella vita perché penso: chi avrebbe mai immaginato questa messa in Sede GRM la notte di Natale!