Mi rendo sempre più conto delle difficoltà a radunarci anche per una cena e questo vale doppio se c’è un buon risultato come spero. Ripeto ancora che questa cena per i 4 gruppi di Genova e Sestri è l’unico modo per fare squadra per e poi affrontare uniti le prossime sfide, prima fra tutte il campo di primavera a Rumo nel ponte del primo maggio. E’ anche una occasione preziosa per mantenere l’amicizia e la stima vicendevole con molte famiglie che condividono il nostro sogno. Primo fra tutta la famiglia Pescetto che condivide questo ristorante meraviglioso con entusiasmo e partecipazione. Con le cene fatte lo scorso anno abbiamo acquistato il prato e ora con le prossime cene faremo il nuovo campo da gioco sempre per i campi rangers e millemani. Tante volte penso che senza queste cene saremo ancora a pensare se è il caso di acquistare il prato due o sotto. Per fortuna che i freni a questa cena non ci sono quasi più. Siamo in tanti da poter coprire sia la cucina che i tavoli senza dipendere dalla volontà di pochi. A Sen Pescetto diciamo con forza che questo appuntamento del lunedì al mese è per noi troppo decisivo per continuare a mettere legna ai nostri sogni che bruciano di emozioni forti come non mai. Alla squadra in cucina dico mille grazie, per il vostro lavoro con il sorriso. Alla squadra ai tavoli dico: sentitevi grandi perché avete tutti date il massimo e di questo siete di esempio a tanti. Un grazie sincero a tutti voi che avete creduto a questa cena. Sono certo che non siete stati delusi e la prova è che ci vediamo ogni volta vi mandiamo l’avviso della cena solidale alla Montallegro. Un grazie particolare a Rodolfo Bignardi, un artista, incontrato da Antonio di Mille Maddo e lo ha invitato a cantare a questa cena. E lui, subito, ha detto di sì. Mi auguro che sia solo l’inizio di una collaborazione alle nostra feste in piazza. Ricordo tutti che la prossima cena sarà sabato 25 marzo a Sestri per raccogliere per i terremotati. Ci sarà anche Don Valentino Porcile che tutti conosciamo per i suoi viaggi nelle terre colpite dal terremoto. In settimana ho avuto la visita di mia mamma con Teresina e Andrea. Rivedere il suo entusiasmo nel vedere anche le piccole cose e ha 88 anni e lei ripete che non se li sente e c’è da crederci. Come vedete anche questa volta sono arrivato con la BCS. E fin tanto che riesco a venire a questa cena vuol dire che va bene. Il titolo dell’ultimo Il chiodo è “Lasciatemi sognare ancora”. E questo è uno dei sogni più belli e per di più una volta al mese. Ieri alla Modonnetta abbiamo toccato con il cuore che il momento che stiamo vivendo nei gruppi è fantastico per tanti che condividono il nostro sogno e molte di questi siete voi che siete seduti al tavoli. Ecco perché à fantastico anche questa cena solidale di marzo, con emozioni come se fosse la prima volta.