Finito di pranzare i tre ragazzi, si accorsero che il sole stava già calando e l’aria si faceva sempre più fresca.
Durante la notte si fecero accompagnare all’aereoporto per prendere il primo volo disponibile per il Camerun e fare così una sorpresa ai bambini, sicuramente curiosi, di ascoltare i racconti dei ragazzi.
Giovanni si portò qualche merendina per il viaggio da condividere con i suoi amici, in stile rangers, Francesca e Luca portarono invece alcuni regali per i bambini: qualche gioco da tavolo e dei libri da leggere in lingua italiana.
Quando arrivarono notarono subito il cambiamento climatico e iniziarono a coprirsi il capo con dei foulard colorati.
Fortunatamente riuscirono a trovare un passaggio da una coppia molto gentile, che aveva appena accompagnato il figlio all’imbarco per un viaggio scolastico.
Una volta arrivati presso i centri dove alloggiano i bambini, tutti corsero incontro ai nostri viaggiatori, accogliendoli con balletti e canti tipici del luogo.
C’era una gran festa nonostante la situazione fosse molto difficile.
Alla sera, presa la legna e acceso il fuoco, si riunirono attorno e iniziarono a raccontare mille storie del loro viaggio, di Padre Modesto e di tutti i ragazzi che avevano incontrato nel loro percorso.
Consumato un pasto e dopo aver insegnato ai nuovi arrivati un nuovo balletto, pensarono di ricreare il campo estivo costruendo delle tende fatte di foglie e rami.
Passata la notte, abbracciati stretti stretti, si svegliarono con i primi raggi caldi del sole che filtravano tra i ramoscelli.
I ragazzi raccontarono ai bimbi di quante volte venivano svegliati in piena notte per essere accompagnati in bagno, delle tante volte avevano dovuto portare, con il materassino, dei bambini fuori dalla tenda perchè non volevano alzarsi e di quante volte ci fossero dei bimbi che si risvegliassero dalla parte opposta delle tende.
I bambini scoppiarono tutti a ridere e chiesero ai ragazzi di restare lì con loro per raccontargli altre storie sul mondo rangers.
Francesca, Luca e Giovanni non esitarono ad accettare la loro proposta; ed è così che il viaggio, incominciato dal Trentino, finì.