Non so dire quale pensiero è stato più forte quando ho visto le foto di p. Modesto in udienza dal Papa.
Vederlo in piazza s. Pietro, abbracciato a Papa Francesco, o mentre gli metteva al collo la sua promessa con le righe di tutti i colori: una diversa per ogni gruppo Rangers.
Le mani che hanno cucito quella promessa sono le mie: da sempre mi do da fare con l’ago e la macchina da cucito, e un giorno p. Modesto mi fece sapere che aveva smarrito la sua promessa, quella con i colori di tutti i gruppi, con la richiesta di cucirgliene un’altra uguale.
Allora dai a cercare le strisce dei vari colori, con l’aiuto di mia nipote – Ranger anche lei – fino a confezionare una Promessa nuova.
Poi la notizia che p. Modesto sarebbe andato a Roma e che aveva intenzione di regalarla al Papa, che intanto lui aveva ritrovato la sua vecchia….ma si sa, si dice una cosa e poi non si può attuarla, magari.
E invece no, detto e fatto; quel pezzo di stoffa cucito con tanto amore è arrivato veramente nelle mani di Papa Francesco!
La mia modesta opera tanto lontano……ma à anche vero ultimamente la parola “modesto” non significa di poco valore, ANZI, TUTT’ALTRO!
Nonna Gabriella