E’ arrivata la notizia attesa! Ho già scritto sia la predica sia un discorso sui campi estivi e non solo: ma sarò a S. Martino. C’è un disegno meraviglioso che solo con la poca fede che ho riesco a leggere. Non c’è mai un tempo per andare all’ospedale, ci sono sempre delle cose fa fare prima. Ma questo ricovero è per me l’ultima chiamata, l’ultima possibilità di trovare qualche boraccia per continuare, qualche speranza per non arrendersi. A Lourdes ho chiesto il miracolo del sorriso. E ci siamo. A S. Martino chiedo di provarci per me ma anche per dare speranza a tanti come me. Subito ho pensato che bastavano tre giorni dopo per salvare la “due giorni”. Poter riabbracciare sia chi viene da Spoleto sia chi viene da Collegno. Ma senza sofferenza non si va da nessuna parte. E’ la prova che qualche luce arriverà. Ho gia parlato con P. Angelo per l’alloggio non ci sono problemi. Per il vitto nemmeno. Da S. Martino vi seguirò come potrò. Leggerò poi i verbali e leggerò anche dietro le righe. Chiedo una tregua a chi vorrebbe venire alla Maddo sabato e domenica “per rivalità o vanagloria” S . Paolo domenica seconda lettura. Non è il momento. Servono due giorni sereni senza primedonne o galli, ma con un ascolto costruttivo, che è come parlare due volte. Saper accogliere chi arriva da lontano cercando di capire prima come sistemare nella serenità del convento. Per il programma sono sereno, poi sabato pubblicherò su questo sito quello che ho già scritto che stavo per metterlo sul comunicatore. Ma spero che qualcuno con coraggio le leggerà pensando a questo povero P. Modesto che inizia un altra tappa, in un ospedale che conosco bene e dove mi hanno dato il nome della “mia malattia”. Buon lavoro rangers, Buon lavoro Millemani!