La responsabilità è una marcia che ci rende grandi. Noi nella vita rincorriamo la felicità guardando a quello che ci sta attorno. La riposta della moglie è un segreto di felicità. “Io sono felice e mi basta”. Gli altri sono di aiuto, di sollievo, ma quello che siamo noi, quello che decidiamo noi, quello che costruiamo noi, quello che seminiamo noi: questo ci fa felici. Basta guardarci in giro. Tutti che guardano il cellulare, tutti che fanno la gara ad avere tanti amici su facebook, tutti che fanno a gara a farsi belli, giovani, snelli. Ma il segreto è dentro di noi, è quello che siamo non quello che facciamo apparire, peggio ancora quello che facciamo vedere agli altri attraverso il computer. Essere se stessi. Avere una bella personalità. Essere fuori dal branco e dal gregge. Quella promessa, quella maglietta, è la divisa nostra proprio per far risaltare noi stessi per quello che sono. Certe crisi, sbalzi di umore, esaltazioni momentanee, occhi bassi, sempre isolati, sono indice di fragilità. La scuola rangers è proprio contro questo modo di apparire e si punta sull’essere. Basta vedere chi continua. Non è mai il perfetto, quello che non sbaglia mai, ma chi ha l’umiltà come arma vincente. “Anche voi tenetevi pronti” dice il Vangelo di oggi. Quel pronti sta nel trovarci indaffarati sulla strada del bene. Quel pronti vuol dire avere un sola ansia: quella del bene. Quel pronti vuol dire vivere “solo per oggi”. Quel pronti sta anche per svegli, allegri, determinati, responsabili. Ci sono vari tipi di responsabilità. Verso se stessi, perché dobbiamo guardarci spesso, parlarci spesso, volerci bene spesso. Puntare in alto. Sapere trovare i treni giusti. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Verso gli altri. Ieri ho sentito la citazione: “La cosa più triste che vi possa capitare è quella di non essere utili a nessuno” Raoul Follerau. Si vede subito chi sa stare con gli altri. Basta vedere a tavola. Ci sono quelli che si siedono sempre con gli stessi. E’ un segnale di paura verso gli altri. Responsabilità anche verso il Signore. Siamo fatti a sua immagine e somiglianza. Non possiamo vivere come se Lui non ci fosse. Chi non sa guardare in alto, quell’alto con la A maiuscola, non riesce nemmeno a vedere bene la realtà e in modo particolare gli altri. Certi stragi, atti di violenza, denotano l’assenza di Dio nella vita. Anche la stessa Europa che ha escluso le radici cristiane, e pensava solo di legarsi con gli euro, si sta disgregando. Sposarsi in chiesa non è una moda ma una marcia decisiva per il “per sempre”. Anche i nostri gruppi, se si allontanassero della chiesa, dal Ti Ringrazio, dalla carità concreta con Camerun e Casa Speranza, nascerebbero, segni di divisione e di invidia. Più siamo vicini al Signore più i gruppi vanno bene. Tutto il resto ci vuole e come ma non basta. Prima di finire vorrei dire un grazie Giovanni il milanese che ha messo le piastrelle nei nostri bagni. Un altro tassello al grande sogno che chiamiamo Casa Sogno. Domani Messa alle 11 come ringraziamento di questi campi. Campo lavoro, Campo Famiglie, l a sagra Mari e Monti, Primo Campo Ragazzi con GRM-GRMp- GRC e ora chiudete voi GRS-GRSp e GRC. Ho visto che avete messo tutto a posto. Vi dico grazie due volte, grazie. A metà agosto arriverà un gruppo di famiglie da Cavareno. Questa sera arriverà il Coro Maddalene ascolteremo i loro canti, e lo accoglieremo alle venti e trenta. Canteremo e balleremo Mani. Tutto con responsabilità.