Grazie subito per essere saliti alla nostra casa. E’ un po’ anche vostra. Anche voi siete da anni nel nostro sogno che chiamiamo rangers. Millemani. Fillipiine. Camerun. Casa Speranza in Romania. Vi abbiamo accolto sotto il tendone, ma anche a Palazzo Ducale a Genova, a Spoleto, insieme nelle Filippine. La mia nuova situazione la conoscete tutti. Era la fine del mese di luglio dello scorso che sentivo la gamba sinistra che si faceva trascinare. Stanchezza! Ma poi la via crucis a tre ospedali hanno scoperto che la malattia era una di quelle rare. Io ho subito capito che stava per arrivare una di quelle vette da scalare, quelle cime che non perdonano. Poi la B.C.S. per camminare. E voi tutti sapete che cosa intendo per BCS. A spiegarla ai dottori è stata dura. Poi il comunicatore per parlare. La Mody One per trasportare BCS. Ecco qui la mia storia di 12 mesi. La casa come vedete è quasi finita. E’ bella e calda. I ragazzi e le famiglie sono tutti esalati e se la sentono loro. Abbiamo ancora un mutuo fino al duemila e ventuno. E’ di settemila euro l’anno. Tutti i gruppi si sono impegnati con una quota ogni anno. Stiamo per comprare il prato sotto fino alla pianta di noci. Il Paulon ci ha dato l’OK. Lo paghiamo con delle cene solidali il lunedì quando il ristorante è chiuso. Il proprietario è venuto con me in Camerun. Ogni cena duecento invitati. Chiederemo al comune o alla forestale un piccola bonifica per spianare e ricavare sotto le tende un campo da gioco. Sabato scorso abbiamo anche fatto un matrimonio, ma non si può dire, ci volevano troppi permessi. Siamo qui dalla fine di giugno. Abbiamo fatto un campo lavoro con i giovani di tutti i gruppi. Poi il Campo famiglie con la sagra Mari e Monti e poi due turni di ragazzi. Venerdì si chiude. Il tempo ci ha aiutato perché il fresco per noi che veniamo dalle città è una manna. Rumo rimane sempre per tutti i gruppi, la ricarica di energia, di emozioni, una scuola di vita, per tutti i gruppi. Quest’anno ho fatto le prove generali per quando il Signore oltre a fermarmi le gambe, la voce e la gola, fermerà anche altro. Ho visto che tutti i gruppi conoscono molto bene e il campo, e le malghe, e i negozi e i carabinieri, molto bene la forestale, e l’amministrazione e delle frazioni e del Comune di Rumo. Quando Papa Francesco ci ha incontrato con mia mamma, a Roma, l’Annetta ha parlato al Papa e della Val di Non e di Rumo e delle sue patate. E il Papa l’ha ascoltata con attenzione e abbracciandola gli ha detto che “ le mamme sono le colonne della famiglia”. Parlate in giro di questa casa. Il nostro sogno è che rimanga aperta almeno da maggio a ottobre. Per campi famiglie, per campi ragazzi, per feste anche di una giornata. Per matrimoni, anche solo il rinfresco. Abbiamo fondato Millemani Trentino con presidente Teresina, mia sorella e vice Lucio che ha fatto più di metà casa. A loro è affidata questa casa nei mesi in cui noi non ci siamo. Non siamo gelosi. Anzi è un delitto che non venga usata di più. Ancora un grazie a molti, direi tutti, di voi, Coro Maddalene. Vi aspettava Daniela al campo famiglie. Si continua, ancora meglio di prima perché: “ Il dolore è dolore, dice Papa Francesco, ma vissuto con gioia e speranza ti apre la porta alla gioia di un frutto nuovo”. E io questo frutto nuovo l’ho chiamato: Il miracolo della vita” Il libro che ho scritto in due giorni quando i dottori mi hanno detto della vetta da scalare: quella che si chiama: Rara!