Oggi si parte con la cura specifica. Al S. Martino. Ci spero. Ma questa mattina una foto su Facebook da Giuseppe e Marco il figlio che questa mattina sono saliti sulla cima dell’Ilmispiz. La foto ritrae il cartello appeso molto bene alla croce dal bivacco Help e piu e meno dei rangers al Campo estivo a luglio. La coincidenza sa di miracolo! Oggi una tappa fondamentale per questa malattia strana. Si cerca di fermarla! Mi accontenterei se la rallentasse. Questo cartello con la scritta che ” solo con il vento contrario prende il volo.”E ora il vento contrario soffia forte, ma soffia ancora più forte l’amore vero e sincero di tante persone che soffiano per il miracolo, con l’arma micidiale della preghiera. MI sembra di dormire alla rifugio Forestale come tante volte, e pronto a svegliare appena si vede qualche cosa, per iniziare a salire. Quante volte e quante emozioni ogni volta. Ma poi che gioia arrivare tutti, tutti , in cima e abbracciarci con quel: ce l’ho fatta! Ora riparto anche io per la nuova vetta, simile a questa, con un sentiero molto duro. Ora ho bisogno della corda che qualcuno mi imbraga, ho bisogno del moschettone per non cadere nel burrone che si chiama basta! o peggio ancora paura. La foto di questa mattina su facebook con quel cielo sereno e quella croce con quel cartello. Ci sono momenti nella vita di ciascuno che sono incisi nei nostri cuori. Oggi per me è uno di questo. Molti mi volevano spingere in tante scorciatoie per tentare una delle tante vie miracolose. Ma con la m minuscola. MI sono fidato della Nemo di Arenzano, e dico ora che mi hanno ridato la voglia di vivere. Della clinica Neurologica di S. Martino al terzo piano. Poche parole ma che danno quella serenità con i piedi per terra. Ho sempre diffidato dei miracoli a poco prezzo o peggio ancora a pagamento salato. So che non è facile, che si sta studiando, che ci sono delle sperimentazioni in corso. Ma ancora tanta è la strada da fare. Ora si riparte dalla “Forestale”, con uno zaino pesante. Porto la voglia pazza di vivere, anche così! La pazzia di credere che il bello deve ancora venire. Porto il sorriso che la Madonna di Lourdes mi ha regalato. Porto le Messe delle 12 alla sede GRM. Porto la casa a Rumo voluta con viaggi pazzeschi a Trento e poi a Mione per la torta di patate di mia mamma. Porto gli abbracci, i baci le strette di mano, i messaggi, di centinaia di persone. Porto quell’altare di granito che brilla alla luce del sole, dove le Messa sono sempre uniche e irripetibili. Porto la mia promessa con i colori di tutti i gruppi. Porto anche il sogno fatto a 12 anni di diventare sacerdote e portare i ragazzi sulla cima dell’Ilmispiz. Porto anche le mie cadute perchè mi hanno insegnato che che ci si può rialzare. Metto una copia del “Il miracolo della vita” . Ma anche la mia BCS e il computer che dice messa. La mia borsa della Messa, un pò alleggerita. So che più di uno mi chiederà se voglio essere aiutato, mi chiederanno di portare loro il mio zaino. Quante volte ho visto questo gesto eroico sulle salire alle vette o anche ai rifugi. Oggi 31 ottobre si parte di buona mattina per la vetta , che c’è, si intravede. E’ il momento più bello la partenza. Sai che ce la farai, ci hai pensato tutta la notte, ti sei svegliato e hai provato i respiri profondi. Hai anche scrutato il cielo e hai visto le ultime stelle scomparire. In cucina ci sono i sacchetti dei panini e la tavoletta di cioccolata. Ma ora si parte… dai, dai che la va!