IL topolino di questa mattina che tradisce l’amicizia e lo mette in bocca al gatto è una scena che vediamo ogni giorno anche vicino a noi anche ne nostro gruppo. Tradire l’amicizia ormai non fa più colpo. Penso a quanta superficialità molti responsabili hanno abbandonato il gruppo tradendo l’amicizia di anni. C’è sempre un topo vicino a noi o meglio c’è sempre un “ladro o brigante” e noi siamo i guardiani, i rangers, che dobbiamo stare molto attenti ai topi che entrano ne nostro recinto. E se siamo sinceri anche noi qualche volta facciamo come il topo che tradisce. Anche l’autista del camion a Nizza ha detto che andava a consegnare i gelati. Anche il vangelo di oggi racconta della grande bugia “e se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore”. Ma le bugie hanno le gambe corte. Il bene, l’onesto, il sincero, alla fine sale sul podio della vittoria. C’è la sincerità verso gli altri, verso se stessi e verso il Signore. Verso gli altri quando raccontiamo cose in cui non ci crediamo. Quando fingiamo, Quando ci mettiamo la maschera. Anch’io volevo fingere e chiudermi in camera dopo che ho scoperto che non potevo più camminare e parlare. Fingevo con me stesso e con gli altri. Ho trovato la forza di reagire e sentirmi felice da tanti che mi vogliono bene e mi sono stati vicino. Molti sono anche qui al campo. Verso se stessi. Quando ci nascondiamo a noi stessi, quando ci inventiamo delle scuse per non far nulla. Quando non diamo il massimo. Quando esageriamo con la birra e diversi tipi di fumo. Quando addormentiamo la coscienza che ci fa distinguere il bene da male. Bugiardi verso Dio. Quando lo preghiamo solo nelle prove. Quando pensiamo dei essere noi dei piccoli e grandi dei! Il Signore ci lascia “pascolare il porci” ma Lui ci aspetta a braccia aperte. La fede viva, aperta e gioiosa” che professiamo nel gruppo rangers è una marcia in più, è quella forza straordinaria che non ci fa mai tradire nessuno ma ci apre a tante amicizie. Se i gruppi stanno andando avanti troppo bene e questo campo lo sta già dimostrando, lo dobbiamo a centinaia di ragazzi e giovani sinceri con se stessi, con gli altri e con Dio. Le scorciatoie o le furberie hanno vita breve. Anche fra i ragazzi c’è il furbo di turno, quello che pensa di farla franca, ma non dura molti, lo troviamo a scuola, al lavoro, nel gruppo. Vengono poi marchiati da non stessi, e pian piano vengono isolati. E’ una legge di natura. Il ragazzo aperto, allegro, che non riesce a fingere, che sa ascoltare, non alza mi il dito… questo nella vita troverà sempre le porte aperte anche quando avrà bisogno. Penso dove sarei io oggi se non avessi voi che condividete con me questo sogno rangers? Guardate in faccia o negli occhi i vostri responsabili che sono al campo. Pensate un attimo che tutti un giorno potremo arrivare come loro ad essere qui al campo come responsabili. Qual è il segreto: sinceri con se stessi, con gli altri e con il Signore!
