Sono appena arrivato con la Mody One alla Colletta di Arenzano nel reparto della Nemo al terzo piano. Sono capitato nella stessa camera dell’ultima “vacanza” con sulla porta di ingresso appese la due foto della consegna a Papa Francesco della maglietta della Nemo ” Basta poco per diventare SUPEREROI “. Sono arrivato seduto sulla BCS sul Doblò tetto rialzato. E questo è un giorno da segnare come le altre date della svolta. Ricordo la svolta con la BCS, Poi il comunicatore, poi il rubinetto. Tutto questi in 12 mesi. Ma quello che mi sorprende è che vedo sempre l’aspetto positivo. Come la BCS sul Boblò. Basta fatica a salire e scendere. Ora basta mettere la rampa e nessuna altra fatica anche per chi mi accompagna. Ora penso che le uscite saranno più frequenti anche perchè tutto più semplice e nessuna fatica. Arrivato tutti mi hanno salutato, come un ritorno a casa o come volete in convento. A me sembra di vivere qui da anni. Oggi mi metteranno a letto con il sollevatore. Se lo avessimo avuto quando facevo cassette per alzare i tronchi pesanti chissà quanto meno mal di schiena. E quanti “sacramenti ” in meno salivano al soffitto con le braccia spalancate, come segno di supplica. Come accompagnatori P. Angelo e Mamadou. Hanno gia montato ma macchina per la respirazione, e quella per l’alimentazione, anche se la sera li obbligherò a usare lo zainetto cosi posso girare sulla BCS. E’ una reparto che sa più di albergo. Solo 10 camere e tanti a seguirci. Due volte la settimana vengono i cani per farci compagnia. Dai due finestroni a parete si vede il Santuario del Bambino di Praga di cui ricorre la festa domenica. Lo sanno bene a Sestri con il lancio dei palloncini e “sul che va presto domenica a gonfiarli?”. Domani per me è una festa speciale, anche parlo di uno morto martire: S. Modesto. Anche se alcuni calendari lo mettono altri giorni il mio Santo è il 12 gennaio. Farò la fisioterapia due volte al giorno. Penso di risparmiarmi le smorfie che la logopedista mi faceva fare perchè ormai la voce è solo un ricordo. Mi faranno giocare con gli stuzzicadenti per dare un beneficio alle dita. Ma tutto con calma. Con tempi anche per guardare il cellulare. L’orario di visita è il pomeriggio. Con orari a seconda di chi viene, se uno che parla poco e piano, o uno che parla tanto e forte. I primi possono venire anche dalle 12 e stare fino alle 20. I secondi dalle 18 alle 18 e 30. Come stò? Bene con il pollice su. SE poi è uno che ho confidenza e so che mi vuole bene, allora scrivo per farmi portare qualche cosa che mo serve e uso la lavagna per comunicare. A parte un po di fitte alla testa d pochi giorni è una malattia fortunata perchè non si sente male da nessuna parte. Si può dormire bene, svegliarsi meglio scrivere anche libri durante la giornata. C’è anche al TV ma mi basta sentire e non vedere la TV della camera accanto. I dottori passano spesso è ognuno ha un settore. Quando arriva pranzo o cena io solo un pò di purè e dirò a qualcuno di portarmi un tubetto di majonese e magari anche un formaggio spalmabile. Ma è decisivo che arrivi il purè molto gettonato un albergo vista mare come questi. La durata è fra i dieci giorni e due settimane. L’unico rammarico che ho è di non poter seguire da vicino la raccolta della maglietta per il Camerun. Perchè fin ora e sono due settimane da S. Nicola 2 magliette e una dalla Madonnetta. Per fortuna che in Trentino solo lanciatissimi e questa mattina anche Zerocento hanno dato la disponibilità alla raccolta. Ora mi devo mettere a letto!